VR e IA renderanno gli esseri umani migliori delle macchine?


    A gennaio di quest'anno la Microsoft ha annunciato HoloLens, una tecnologia basata sulla realtà virtuale (virtual reality, VR) e la realtà aumentata (augmented reality, AR).

    La tecnologia della realtà aumentata potrebbe presto aumentare la nostra intelligenza. Credits: COM SALUD Agencia de comunicación/Flickr, CC BYImmagine 1 – La tecnologia della realtà aumentata potrebbe presto aumentare la nostra intelligenza. Credits: COM SALUD Agencia de comunicación/Flickr, CC BY

    Attraverso HoloLens una persona è in grado di integrare quello che vede con i propri occhi con immagini 3D sovrapposte. HoloLens utilizza anche l'intelligenza artificiale (IA) per generare informazioni pertinenti a seconda della situazione in cui si trova chi indossa tale dispositivo. Le informazioni che si ottengono dalla visione normale sono quindi aumentate utilizzando la realtà virtuale.

    Il dispositivo ha diverse possibilità di applicazione, dai video giochi alle scienze mediche. Tuttavia, potrebbe darci un'idea che va oltre l'intelligenza artificiale convenzionale: potrebbe integrare la nostra intelligenza, anziché sostituirla. Un concetto che va oltre il pensiero comune quando si parla di IA.

    Dall’Intelligenza Artificiale all’Amplificazione dell’Intelligenza

    Quando il termine intelligenza artificiale è stato definito per la prima volta è emerso quasi contemporaneamente anche un altro concetto: l’amplificazione dell’intelligenza (AI), anche noto come potenziamento cognitivo o intelligenza potenziata dalla macchina.

    Contrariamente all’IA, che è un sistema autonomo in grado di elaborare le informazioni allo stesso modo se non meglio di un essere umano, l’AI è un sistema effettivamente progettato per completare e amplificare l'intelligenza umana. L’AI ha una marcia in più rispetto all’IA: si basa infatti sull'intelligenza umana evolutasi nel corso di milioni di anni, mentre l’IA ha bisogno di effettuare numerosi tentativi per costruire la propria intelligenza partendo da zero.

    L’uso dell’amplificazione dell’intelligenza risale al momento in cui gli esseri umani hanno iniziato a comunicare tra loro. La scrittura è stata tra le prime tecnologie che hanno permesso agli esseri umani di potenziare la creatività, la conoscenza, l’efficienza e in ultimo l’intelligenza.

    Ad esempio, i nostri antenati hanno costruito strutture e strumenti basati su tentativi ed errori, assistiti dalla conoscenza trasmessa verbalmente dai propri simili e tramite dimostrazione pratica diretta da parte dei propri avi. Tuttavia, ci sono così poche informazioni che ogni individuo può conservare nella propria mente senza assistenza esterna.

    Attualmente vengono costruite strutture complesse con l'aiuto di strumenti di indagine raffinati come i sondaggi. La nostra conoscenza è migliorata notevolmente grazie alle esperienze registrate di altri che sono venuti prima di noi. Le persone possono entrare in contatto con una quantità molto elevata di conoscenza semplicemente premendo un pulsante di un dispositivo esterno.

    L'amplificazione dell'intelligenza è una teoria che esiste da molti anni anche se non è una tematica ampiamente riconosciuta. Attraverso i sistemi come HoloLens, l'AI può essere sviluppata espressamente per essere più veloce di quanto sia mai stato possibile in passato.

    Dalla realtà aumentata all’amplificazione dell’intelligenza

    La realtà aumentata è soltanto l’ultima tecnologia in grado di abilitare l’AI, supportando la nostra intelligenza e migliorandola.

    Il passo in avanti che ha fatto la Microsoft con HoloLens (rispetto ai sistemi utilizzati in precedenza) è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare l’amplificazione dell’intelligenza. Sono stati uniti in un unico sistema presente su larga scala diversi piccoli componenti per ottenere un’esperienza sensoriale più ricca.

    Immagine 2 - Esperienza di realtà aumentata tramite HoloLens, Microsoft

    Ad esempio, le forze dell'ordine potrebbero utilizzare HoloLens per accedere alle informazioni su richiesta. Le forze di polizia potrebbero accedere rapidamente ai dati di un sospettato per determinarne la pericolosità e magari in caso di inseguimento prevederne i percorsi. Questo potrebbe aiutare l’agente ad essere più efficace e più "intelligente" sul campo.

    Nel campo della chirurgia viene già utilizzata la tecnologia della stampa 3D per realizzare dei modelli utili per simulare procedure chirurgiche. In tal modo i chirurghi sono in grado di eseguire interventi chirurgici che erano impossibili da realizzare precedentemente. Simulazioni simili possono essere realizzate proiettando il modello attraverso un dispositivo di realtà aumentata.

     

     

    Conclusioni

    Ultimamente ci sono state alcune speculazioni principali rispetto alla minaccia rappresentata da una super intelligenza attraverso l'IA. Filosofi come Nick Bostrom hanno esplorato molte questioni legate a questo specifico campo. Oggi l'IA (intelligenza artificiale) è molto indietro rispetto all'intelligenza posseduta da qualsiasi essere umano. Tuttavia, questo stato di cose potrebbe cambiare. Il timore di una IA super intelligente si basa su una netta distinzione tra noi e l'intelligenza artificiale. Con l'AI (amplificazione dell'intelligenza), tale distinzione è più sfumata e così anche la possibilità che ci sia un conflitto tra noi e l'IA.

    L'amplificazione dell'intelligenza è un concetto datato, ma è venuto alla ribalta con lo sviluppo dei nuovi dispositivi per la realtà aumentata. In un prossimo futuro l'intelligenza degli individui potrebbe migliorare a livelli sovrumani grazie ad un'interfaccia senza soluzioni di continuità con la tecnologia.