Cos'è il sodium lauryl sulfate?


    Sempre più persone evitano di acquistare saponi e dentifrici contenenti l’SLS ossia il Sodium Lauryl Sulfate. Se proviamo a cercare su Google le possibili cause di capelli danneggiati o irritazioni della pelle c’è da scommettere che qualcuno abbia indicato il sodium lauryl sulfate come presunto responsabile.

     

    Credits: Curology/Unsplash(Credits: Curology/Unsplash)

     

    L’SLS è un tensioattivo anionico, si tratta di un composto organico di sintesi ed è un ingrediente comune in prodotti per l'igiene personale, saponi, cosmetici, dentifrici e prodotti per la pulizia della casa. 

     

    Quindi che cosa fa questo ingrediente, perché si trova praticamente in tutti i prodotti e cosa possiamo dire sulla sua sicurezza?

     

    Perché viene utilizzato l’SLS?

    Quando usiamo un detergente o un prodotto di bellezza sulla nostra pelle probabilmente si tratta di un liquido costituito da una fase acquosa e da una fase oleosa. Come ben sappiamo l'olio e l'acqua non si mescolano quindi è necessario qualcosa che tenga insieme gli ingredienti.

     

    L’ingrediente che tiene insieme tali componenti si chiama tensioattivo. Un tensioattivo permette alle molecole di olio e acqua di legarsi insieme, tale ingrediente si trova nei saponi e nei detergenti e ci permette di pulire la nostra pelle e le stoviglie lavando via lo sporco con l’acqua.

     

    Il Sodio Lauril Solfato (Sodium Lauryl Sulfate) è un tensioattivo, la sua efficacia unita al basso costo lo ha reso molto utilizzato in una grande varietà di cosmetici, prodotti dermatologici e prodotti di largo consumo.


     

    Immagine - Il tuo dentifricio, lo shampoo e il bagnoschiuma probabilmente contengono SLS. Credits: shutterstock.comImmagine - Il tuo dentifricio, lo shampoo e il bagnoschiuma probabilmente contengono SLS. Credits: shutterstock.com

     

    L’SLS è dannoso?

    Lo strato più esterno della nostra pelle è appositamente progettato per tenere lontane le sostanze dannose ed è su tale strato che un tensioattivo può causare problemi. L'uso di una sostanza chimica che indebolisce questo nostro meccanismo di difesa può potenzialmente causare danni alla nostra pelle.

    Esistono inoltre alcuni tensioattivi che sono più irritanti di altri. 


    Un componente per essere dannoso, irritante o allergenico deve soddisfare due criteri.

     

    Il componente è principalmente:

    1) in grado di irritare la pelle umana;
    2) avere la capacità di penetrare la pelle.

    L’SLS soddisfa entrambi i suddetti criteri.

    Un gruppo di ricercatori tedeschi ha testato un campione composto da 1.600 pazienti (Vedi Nota 1) per quanto riguarda l'irritazione della pelle da SLS, circa il 42% dei pazienti testati ha avuto una reazione irritante.

     

    Un altro gruppo di ricercatori ha condotto uno studio (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16283906) su 7 volontari per un periodo di 3 mesi e mezzo e ha scoperto che il contatto regolare con l’SLS causa irritazione, non appena l’uso di tale componente viene interrotto l’irritazione scompare.

     

    Infine secondo un altro studio (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7758326)  l’utilizzo di un detergente a base di SLS a una temperatura dell’acqua più elevata comporterà un aumento dell’irritazione della pelle.

     

    A tal proposito l’SLS è talmente noto per essere causa di irritazioni che viene adoperato come controllo positivo nei test dermatologici. Essenzialmente quando i nuovi prodotti sono in fase di test dal punto di vista delle irritazioni per la pelle umana vengono confrontati con la risposta generata dal contatto con l’SLS - qualcosa che sappiamo essere sicuramente irritante.

     

    Se una persona risulta sensibile all’SLS è molto probabile che la zona della pelle che è entrata in contatto con tale componente sia arrossata, secca, squamosa, pruriginosa o dolorante. 

     

    L’SLS provoca il cancro?

    È necessario sottolineare che non ci sono evidenze scientifiche ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4651417/ ) sulle voci che ritengono l’SLS cancerogeno.


     

    Immagine - dermatite alle mani - Credits: By James Heilman, MD - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=40647837Immagine - dermatite alle mani - Credits: By James Heilman, MD - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=40647837

     

    Perché è ancora consentito l’uso dell’SLS?

     

    Quindi, se l’SLS è noto per avere un’azione irritante per la pelle umana, perché le autorità di vigilanza sulla salute pubblica non ne vietano l’uso?

     

    Per far sì che l’SLS sia considerato un componente pericoloso dovrebbe restare a contatto con la pelle per un lungo periodo di tempo. Generalmente quando parliamo dei prodotti di consumo come i detergenti che contengono SLS, si presume che il periodo di contatto con la pelle non sia molto prolungato. Ciò significa che la possibilità di irritazioni per la pelle risulta essere piuttosto bassa. 

     

    Così le autorità non ne hanno vietato l’uso ma hanno solo fissato la percentuale massima consentita nei prodotti.

     

    Questa soglia varia in base al periodo di contatto del prodotto con la pelle. Quindi i prodotti che resteranno a contatto con la pelle per un periodo prolungato possono contenere un valore di SLS massimo compreso tra lo 0,05 e il 2,5%.

     

    Tutti i fabbricanti di prodotti di consumo e cosmetici sono tenuti a condurre test approfonditi e a includere eventuali risultati negativi sotto forma di avvisi sulle loro etichette. Quindi, sui prodotti contenenti SLS, il consumatore dovrebbe trovare in etichetta un avviso simile alla seguente frase: "se dopo l’uso di questo prodotto si è riscontrato un arrossamento o una irritazione della pelle interrompere l'uso e consultare un medico".

     

    Quali persone dovrebbero evitare prodotti con SLS?

    In primo luogo le persone che sanno di avere la pelle sensibile e la pelle estremamente irritabile, le persone che soffrono per via di condizioni specifiche come la dermatite atopica (anche conosciuta come eczema atopico), la rosacea (malattia infiammatoria cronica della pelle) e la psoriasi dovrebbero assolutamente evitare i prodotti a base di SLS.

     

    Una possibile soluzione è trovare prodotti che non contengano non solo SLS ma anche altri solfati come ad es. l’SCS (sodium coco sulfate, componente derivato dalla noce di cocco) poiché le alternative che alcuni fabbricanti hanno iniziato ad usare possono comunque causare irritazioni ed altri effetti negativi poiché la struttura chimica dei componenti alternativi è molto simile a quella dell’SLS. 

     

    Se si ritiene che un prodotto a base di SLS sia la causa di un'irritazione della pelle, sarà necessario interrompere l'uso di tale prodotto e chiedere consiglio al proprio medico di base o al farmacista. Sulle etichette dei prodotti per la cura della pelle sono riportati i numeri verdi del fabbricante per segnalare gli effetti avversi.

    Recentemente alcuni fabbricanti hanno realizzato e immesso sul mercato prodotti cosmetici senza solfati, la scelta è ancora limitata rispetto alla numerosità dei prodotti presenti nella GDO (grande distribuzione) ma è sicuramente una opzione preferibile per le persone con una pelle delicata e ipersensibile. 

    Riferimenti

    Patch testing with the irritant sodium lauryl sulfate (SLS) is useful in interpreting weak reactions to contact allergens as allergic or irritant
    https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1034/j.1600-0536.2003.480209.x