A distanza di un anno, un bilancio sull'esplorazione marziana


    L'avventura continua.

    [inline: 1=Immagine - 1 - La prima immagine panoramica realizzata dal rover Spirit] Immagine - 1 - La prima immagine panoramica realizzata dal rover Spirit ©Nasa/JPL/Cornell).

    Spirit è giunto sulla superficie di Marte, nella regione del cratere Gusev, il 3 Gennaio 2004, seguito tre settimane dopo dal gemello Opportunity disceso invece in una regione più vasta chiamata Piana Meridiani.

    Le missioni, costate alla NASA circa 800 milioni di dollari, avevano lo scopo di esplorare il terreno e le rocce marziane per capire se Marte avesse ospitato, in epoche remote, acqua e perciò un ambiente adatto alla vita.

    Qualche giorno dopo l'atterraggio sul suolo marziano, sia Opportunity che Spirit hanno trovato subito evidenze della presenza di acqua permettendo quindi agli scienziati di avere delle risposte importanti sulla storia passata del pianeta rosso.

    Con il passare dei mesi, entrambi i rovers continuavano a spostarsi e le missioni venivano estese. I famosi 90 giorni di vita previsti per i due rovers venivano superati e i due veicoli procedevano spostandosi sempre a distanze maggiori rispetto a quelle previste.

    "Ho fatto brutti sogni, pensavo che potessero vivere ancora per quattro o cinque mesi, forse sei e che alla fine della loro missione avrebbero percorso alcune migliaia di metri...Ma un anno di vita, tre o quattro chilometri percorsi...no, non ci avrei mai scommesso... " dice Steve Squyres della Cornell University, uno degli scienziati che sono coinvolti principalmente nella missione.

    Ad oggi, Spirit ha percorso circa quattro chilometri fino a raggiungere il cratere Bonneville e sta per spostarsi verso Husband Hill.

    Opportunity invece ha coperto solo due chilometri e ha speso la maggior parte del suo tempo all'interno del cratere Eagle, dove è arrivato, e del cratere a forma di stadio Endurance.

    "Finora, i due rovers hanno trasmesso 86 gigabits di dati e oltre 60000 foto", dice Jim Erickson, che è Project Manager al Jet Propulsion Laboratory della Nasa.

    [inline: 2=Immagine - 2 - Opportunity lascia il cratere Eagle] Immagine - 2 - Opportunity lascia il cratere Eagle, dove è arrivato, dopo aver trascorso 2 mesi ©Nasa/JPL/Cornell.

    “Nella regione dove si muove Spirit, stiamo percorrendo zone montuose e stiamo esplorando una regione chiamata Columbia Hills. Abbiamo trovato materiali geologici completamente differenti che ci danno delle indicazioni che qui sia avvenuto qualcosa di diverso rispetto a quanto visto prima e in altre parti. Con Opportunity abbiamo percorso invece delle zone chiamate 'badlands', topograficamente più complesse e stiamo cercando di vedere cosa riusciamo a scoprire esaminando le rocce circostanti. Credo e spero di trovare qualcosa di interessante..." dice ancora Steve Squyres.

    Mentre le scoperte vengono effettuate, le missioni dei due rovers ci dicono che davvero Marte ospitava un ambiente adatto alla vita.

    Continua ancora Squyres "...credo che la scoperta più interessante che stiamo imparando dai rovers è che Marte ospitasse le condizioni giuste per lo sviluppo della vita. Ma questo non vuol dire che c'era la vita. Quello che possiamo dire è che Marte era, con ogni probabilità, un pianeta abitabile. Se fosse stato completamente inospitale, beh questa è un'altra storia. Oggi noi sappiamo dove andare e cosa cercare...".

    "La cosa che mi fa sentire veramente eccitato è il fatto che le rocce, specialmente dove è atterrato Opportunity, possono avere nascoste le evidenze di quella che sarebbe stata la presenza di acqua. Perciò, abbiamo un forte indizio che l'acqua ci doveva essere, che l'ambiente era ospitale ma non sappiamo ancora se c'era una qualche forma di vita elementare. Il fatto più interessante è che queste rocce sono di una tipologia tale da preservare fossili microscopici. Quindi se riusciamo a prendere del materiale da queste rocce e portarlo a Terra saremo in grado di rispondere alla nostra domanda."

    Naturalmente, una missione su Marte e ritorno a casa non sarà disponibile prima della prossima decade.

    La NASA sta intanto programmando il lancio, previsto per Agosto, di una particolare missione dotata di un sofisticato sistema fotografico da mandare in orbita su Marte in modo da effettuare una serie di immagini molto dettagliate della superficie, l'atterraggio di un lander, nel 2007, dotato di braccio meccanico che sia in grado di prelevare acqua sottoforma di ghiaccio in prossimità del polo nord marziano e infine un rover scientifico a propulsione nucleare previsto per il 2009.

    "Di recente, abbiamo ottenuto degli indizi per cui il suolo marziano era decisamente un ambiente arido. Si manteneva secco per lunghi periodi e di tanto in tanto veniva inondato di acqua. Marte possedeva un clima alternato, secco e umido. Non solo, ma l'acqua doveva essere alquanto acida, una sorta di bevanda composta da acido solforico..." dice sempre Squyres.

    "Però la vita, qui sulla Terra, può essere trovata anche in ambienti altamente acidi", dice Squyres, "perciò questi ambienti marziani potevano essere in grado di ospitare la vita. Se poi la vita abbia preso forma in ambienti come questi, beh non lo sappiamo ancora...."

    [inline: 3=Immagine - 3 - Rappresentazione Artistica di uno dei due Rover mentre esplora il suolo marziano] Immagine - 3 - Rappresentazione Artistica di uno dei due Rover mentre esplora il suolo marziano ©Nasa/JPL/Cornell.

    Gli scienziati della NASA stanno comunque cercando di sfruttare al massimo le potenzialità dei due rovers per ottenere sempre nuove informazioni, non sapendo quale sarà l'ultimo giorno della loro missione.

    "Si può dire che sono in ottima forma e in uno stato ottimale. Spirit ha avuto un problema con una delle ruote anteriori per un pò di tempo nel punto di alimentazione a causa di un sovraccarico di corrente. Noi crediamo che si trattasse di un problema di lubrificazione. Però, con il passare del tempo e applicando opportunamente del calore la ruota si è sbloccata in qualche modo e per ora funziona meglio. I due veicoli sono certamente sporchi, graffiati, ma stanno ancora andando...." dice ancora Squyres.

    I due rovers hanno sopportato il tempo peggiore, l'inverno, adesso si sta avvicinando la primavera.

    "Abbiamo vissuto l'inverno, ce l'abbiamo fatta e questa è la cosa più importante. Il Sole comincia a farsi sentire e quindi ad alimentare i due veicoli. Tuttavia, nelle ultime settimane abbiamo notato delle tempeste di polvere locali, niente di preoccupante. Adesso ci stiamo concentrando proprio sul tempo in modo da seguire più da vicino le giornate marziane dei due rovers."

    Jim Erickson ci dice che "...la quantità di polvere sui pannelli solari è inferiore a quella aspettata dagli ingegneri così come il livello di temperatura è sotto il livello previsto..."

    "I due rovers sono stati abbastanza fortunati finora. Il sistema di alimentazione non si è comportato come previsto. I pannelli solari si sono sporcati molto dopo di quanto aspettato. Eravamo anche pronti ad accettare temperature molto più basse di quelle registrate nel sistema di funzionamento dei due rovers. Insomma, siamo sulla buona strada e continuiamo con l'eplorazione. Naturalmente il peggio può accadere da un momento all'altro e i due rovers possono essere persi in qualsiasi istante.." dice Erickson.

    [inline: 4=Immagine - 4 - Entrambi i Rovere sono dotati di braccia meccaniche per analizzare le rocce] Immagine - 4 - Entrambi i Rovere sono dotati di braccia meccaniche per analizzare le rocce ©Nasa/JPL/Cornell.

    Le due missioni iniziali sono state programmate per un tempo di vita pari a tre mesi. La NASA, visti i risultati inaspettati dei due veicoli, ha deciso di estendere le missioni finanziando la ricerca per tutto il mese di Marzo.

    "Costa circa 3 milioni di dollari al mese mantenere in vita i due rovers. Non mi sembra giusto abbandonare la missione, visto che stiamo ottenendo ottimi risultati scientifici, se non troviamo il modo di fare andare avanti i due veicoli. Ce la faremo in qualche modo..." dice Firouz Naderi, Manager NASA del programma delle esplorazione spaziali di Marte al JPL.

    Nessuno sa se i due rovers andranno avanti ancora per qualche mese.

    "Tutto dipende cosa li ferma" dice Squyres

    "Una delle cause che potrebbe danneggiare il funzionamento potrebbe essere la quantità di polvere sui pannelli solari. I pannelli sono puliti adesso, in particolar modo quelli di Opportunty. Quindi, andando avanti così, potrebbero funzionare ancora per molti mesi. Ci sono altre cose che invece potrebbero bloccarsi. Ad esempio le parti meccaniche oppure quelle elettroniche..." dice ancora Squyres.

    Certo, la cosa più affascinante in questa avventura marziana è che non sai mai cosa ci si aspetta dietro la collina. I due rovers hanno ancora molto potenziale per andare avanti in questa avventura. Li stiamo spingendo sempre di più e vedremo quindi cosa Marte ci potrà mostrare.

    Sitografia

    Nasa - National Aeronautics and Space Administration www.nasa.gov

    JPL - Jet Propulsion Laboratory www.jpl.nasa.gov

    Cornell University www.cornell.edu

    Nasa - Mars Exploration Rover Mission http://marsrovers.nasa.gov/home/index.html