Il glaucoma se non curato in tempo, potrebbe portare alla cecita'


    Le semplici regole di prevenzione in una serie di manualetti distribuiti alla cittadinanza di Milano

    A Milano, nei scorsi giorni, si è svolta la Campagna di Informazione e Prevenzione sul "Glaucoma", malattia a rischio di cecità che colpisce 60.000 cittadini milanesi e tre italiani su cento.

    Le settimane d’informazione sul Glaucoma sono state organizzate dalla SOL-Società Oftalmologia Lombarda, associazione scientifica che riunisce tutti i medici oculisti specialisti della Lombardia.

    La SOL ha distribuito locandine su tram bus e metropolitane milanesi e ha diffuso, direttamente alle persone, migliaia e migliaia di manualetti che esplicano le semplici regole basilari di prevenzione.

    "Il Glaucoma non è un tumore, nonostante l’assonanza, – afferma il prof. Fernando Trimarchi presidente SOL e direttore della Clinica Oculistica al San Matteo di Pavia – ma una subdola atrofia progressiva del nervo ottico, di cui agli inizi è praticamente impossibile accorgersi da soli."

    Il Glaucoma è una malattia oculare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la cecità e dalla mancanza di sintomi riconoscibili dal paziente.

    Molto spesso tali sintomi sono associati a una pressione dell’occhio (tono oculare) elevata, pari o maggiore di 22 mm di mercurio.

    In un numero minore di casi il Glaucoma è associato a valori pressori normali, inferiori a 21 mm/Hg.
    L'occhio, com’è noto, ha una forma sferica che si mantiene tale anche per la presenza al suo interno di una determinata pressione.

    Questa pressione è il risultato della presenza di un liquido chiamato umore acqueo, prodotto da una struttura interna dell'occhio (corpo ciliare).
    L'umore acqueo si forma di e, di conseguenza, deve essere costantemente eliminato.

    Esiste all'interno dell'occhio un'altra importante struttura chiamata trasecolato, che svolge appunto il compito di drenare l'umore acqueo.

    E’ ovvio che, in condizioni di norma, tanto liquido si forma e tanto ne viene riassorbito.

    Nel glaucoma esiste un ostacolo che impedisce la fuoriuscita dell'umore acqueo e di conseguenza la pressione intraoculare diventa alta.

    I differenti tipi di glaucoma (cronico ed acuto) sono determinati da vari tipi d’ostruzione.

    Il glaucoma, nella sua forma più diffusa, quella cronica, è asintomatico.

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    Immagine - 1 - Occhio di donna

    Il paziente glaucomatoso non ha quindi modo di avvertirne la presenza: la vista può essere eccellente, mancano disturbi irritativi, l'occhio non è arrossato.

    Tutto ciò costituisce un grosso problema per il paziente glaucomatoso poiché, senza evidenti segni oculari, può capitare che passi molto tempo prima che si faccia visitare dal medico specialista oculista.

    In poche parole il paziente affetto da glaucoma rischia di percepire problema visivo, o di essere informato di avere il glaucoma solo quando la malattia è già ad uno stadio avanzato.

    Il paziente, pur continuando ad avere una vista eccellente, si accorge di inciampare nei gradini e di sbattere in ostacoli davanti a lui (stipiti delle porte, sedie etc.).

    "Se non diagnosticato e curato in tempo, - ha dichiarato il professor Demetrio Spinelli, presidente SOL e Direttore della Clinica Oculistica, Istituti Clinici di Perfezionamento – il Glaucoma potrebbe portare il paziente alla cecità. Il glaucoma, diagnosticato per tempo, è controllabile. In poche parole è possibile evitare la progressione del glaucoma verso la cecità ma è impossibile recuperare quella parte di funzione visiva già persa al momento della diagnosi (cioè le alterazioni a carico del campo visivo)".

    Le terapie

    La capacità curativa dei trattamenti medici e chirurgici oggi a disposizione dei clinici e dei pazienti varia comunque a seconda dello stadio del glaucoma.

    Colliri

    La terapia medica consiste nell'instillazione di uno o più colliri una o più volte al giorno.

    I colliri servono ad abbassare la pressione intraoculare e a mantenerla bassa nel tempo.

    I colliri oggi a disposizione sono molto efficaci e sostanzialmente ben tollerati.

    Tuttavia è fondamentale rispettare gli orari di instillazione e non dimenticare di instillarli.

    Qualora la terapia medica fosse inefficace a mantenere i dovuti livelli di pressione intraoculare, o qualora la malattia dovesse progredire anche a dispetto di una pressione intraoculare "apparentemente ottima" il medico potrà proporre intervento con il laser o intervento chirurgico.

    Trattamento Laser

    Il trattamento con laser (trabeculoplastica), scarsamente invasivo (non traumatizzante per il paziente), è eseguito ambulatoriamente senza necessità di anestesia locale ed è molto ben tollerato.

    Il trattamento con laser permette di ottenere un’ulteriore riduzione della pressione intraoculare.

    Tuttavia l'efficacia della trabeculo-plastica non è costante e a distanza di 5 anni dal trattamento funziona nel 50% dei casi.

    Per altro non implica complicanze o effetti secondari di rilievo clinico.

    Quindi, quando necessario, è un trattamento sempre consigliabile.

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    Immagine - 2 - Struttura di un occhio

    Trattamenti chirurgici

    1) Il trattamento chirurgico (trabeculectomia) permette di ottenere un notevole abbassamento della pressione intraoculare, che sostanzialmente si mantiene nel tempo.

    Tuttavia espone il paziente a infrequenti, ma possibili, complicazioni post-operatorie, che impongono un attento controllo nei giorni successivi all'intervento stesso.

    L'efficacia ipotonizzante del trattamento chirurgico e' sicuramente superiore sia a quella del trattamento medico che a quella del trattamento laser.

    2) Sclerectomia profonda e la 3) viscocanalostomia.

    Oggi la terapia medica è sempre la più diffusa e si riduce sempre più il numero di pazienti che arriva al trattamento chirurgico.

    Dopo la diagnosi

    Diagnosticato il glaucoma, non ci sono immediati rischi visivi. Molto dipende dallo stato del Glaucoma al momento della diagnosi.

    E’ consigliabile, a tutti i soggetti d’età superiore ai 40 anni, una visita oculistica da ripetersi almeno ogni due anni, per esaminare la pressione oculare e la papilla ottica.

    Soggetti a rischio

    I soggetti affetti da ipertensione oculari, i miopi, sono a maggior rischio.

    Conclusioni

    Riassumendo, in questa campagna di informazione e prevenzione del Glaucoma, si evidenzia il consiglio, alle persone dai 40 in su, di sottoporsi a una visita medico-oculistica specifica almeno ogni due anni, tanto più se si è miopi o se si hanno familiari con accertati casi di Glaucoma.

    Sitografia

    SOI - Società Oftalmologica Italiana www.soiweb.com

    SOL-Società Oftalmologica Lombarda www.e20pr.com/sol/default.htm

    Glaucoma Research Foundation www.glaucoma.org