Scoperto un ipogeo contenente 5 sarcofagi, ancora intatti, nella zona di Tor Cervara (Roma).
Nei primi giorni di dicembre sono stati ritrovati, incredibilmente intatti, alcuni sarcofagi d'epoca romana.
La scoperta è avvenuta durante uno scavo d'indagine archeologica, richiesto dalla Soprintendenza di Roma per consentire un intervento urbanistico nella zona di Tor Cervara a Roma, esattamente tra la Via Collatina e la via Tiburtina.
Il 6 dicembre scorso, in un sopralluogo condotto dal responsabile della Soprintendenza, dott. Mario Musco, giornalisti e fotografi hanno potuto ammirare i sarcofagi collocati in due diversi ipogei posti a circa 3 metri di profondità.
L'ipogeo, ricordiamo, è un ambiente sotterraneo, spesso coperto a tumulo, e destinato in genere a sepoltura. Il sarcofago, inserito nel primo ipogeo a pianta rettangolare, è risultato, purtroppo, già gravemente lesionato al momento della sua scoperta.
Nel secondo ipogeo, a pianta circolare, sono stati scoperti ben 5 sarcofagi marmorei, ognuno inserito in una delle 4 nicchie orientate secondo i punti cardinali, unica eccezione: quella ad ovest contenente 2 sepolcri di cui uno di piccole dimensioni, appartenente evidentemente ad un bambino/a.
Ci troviamo di fronte ai resti di membri appartenenti ad una famiglia patrizia romana.
Il sarcofago conservato nella nicchia a nord, quella principale, è quello più riccamente decorato: 4 teste leonine poste ai quattro angoli piuttosto arrotondati, e la riproduzione di 2 coniugi sdraiati su un fianco, sulla lastra di chiusura, ne esaltano il valore estetico.
Immagine - 1 - Il Sarcofago principale,custodito nella nicchia nord.
In questo particolare tipo di tomba, molto in auge durante l'epoca imperiale, si può riscontrare una chiara matrice d'origine etrusca.
Stefano Musco, responsabile dello scavo, ha dichiarato che: "E' davvero raro trovare un ipogeo con cinque sarcofagi integri e mai profanati come dimostrano le grappe di piombo di chiusura completamente intatte, si datano intorno al II secolo d.C. e questa necropoli dovrebbe essere legata ai proprietari della villa rustica e residenziale, che sorgeva proprio nelle vicinanze."
I sarcofagi, saranno traslati presso i laboratori del Museo Nazionale Romano, dove gli specialisti né studieranno le spoglie, inoltre, asserisce l'antropologa della Soprintendenza archeologica di Roma; dott.ssa Paola Catalano:
"Speriamo di ritrovare all'interno dei sarcofagi, che ancora non sono stati aperti, dei reperti scheletrici o degli oggetti appartenenti al corredo funerario."
"Questo potrebbe comunicarci utili informazioni sugli antichi riti funerari, sulle caratteristiche demografiche del defunto e sui suoi modi di vita, anche se la pioggia e l'acidità del terreno hanno corroso il marmo e probabilmente anche i resti ossei."
Terminando, Musco, ha sottolineato come: "Questa scoperta è di grande valore anche perché ha dato un momento di fama ad un angolo poco conosciuto della periferia romana che ritornerà nel dimenticatoio non appena saranno portati via i ritrovamenti. Quest'area diventerà una zona verde e la costruzione dei palazzi previsti dal piano di zona C26 Tor Cervara sarà spostata in una zona limitrofa".
Ancora una volta, quindi la città di Roma si dimostra, grazie al suo immenso patrimonio storico - archeologico, essere un vero e proprio "museo a cielo aperto", non solo per il suo centro storico, ma per l'intera sua cinta urbana.
Un patrimonio dell'intera umanità da salvaguardare per le generazioni presenti e future.
Sitografia
I segreti di Tor Cervara - Corriere della Sera http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/07/segreti_Tor_Cervara_co_10_051207009.shtml
Corriere romano - finestra sulla capitale www.corriereromano.blogspot.com
Patrimonio Sos - in difesa dei beni culturali e ambientali www.patrimoniosos.it
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